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Ci sono ambiti, come ad esempio quello medico, legale o fiscale dove difficilmente il parere del professionista può essere messo in discussione,la sua competenza specifica sull’argomento non può essere messa in dubbio, ma quando affrontiamo il tema della progettazione degli spazi abitabili le cose prendono tutt’altra piega.

La propria casa è per definizione un ambito personale dove le preferenze estetiche e le esigenze abitative individuali devono essere rispettate (anche se spesso capita che all’interno dello stesso nucleo familiare non sempre i punti di vista sul da farsi coincidono).Il cliente quindi sa cosa vuole per la sua casa. Ma è sempre vero? Qual’ è il ruolo del professionista quando deve occuparsi del progetto di un’abitazione?

Dalla mia esperienza professionale posso dire che un ascolto attento è fondamentale per una corretta messa a fuoco, per verificare cioè se le idee maturate dal cliente hanno una motivazione solida o derivano magari da riflessioni non sufficientemente approfondite, da un atteggiamento superficiale o da valutazioni estetiche estemporanee. E’ fondamentale però guardare le cose dal suo punto di vista, fare proprie le sue necessità. Solo successivamente, sarà possibile proporre alternative, sempre argomentando le diverse opzioni; questo è un processo  indispensabile per far nascere soluzioni durature che soddisfino al meglio le sue aspettative. Non si tratta quindi di imporre il proprio punto di vista né tantomeno le proprie preferenze estetiche ma offrire la propria esperienza per riflettere ed esplorare insieme tutte le diverse opportunità che probabilmente il cliente non è stato in grado di immaginare. Solo dopo aver potuto scegliere consapevolmente, il cliente avrà pienamente ragione, e questo indipendentemente se la sua scelta sarà per noi pienamente condivisibile.